giovedì 5 giugno 2008

Per fortuna che.....c'è____L'uomo che parla agli animali

Il conclave dei grandi capi razza si stava concludendo, ma nell'aria aleggiava ancora l'eco delle ultime parole, il designato aveva promesso il miracolo, riuscire a parlare con gli animali in rivolta; Sapevano che se riusciva in ciò, per molti di loro, sarebbe stato il ritorno alle tane natie, non più rispettati, neppure dai sorci, mentre i striscianti vermi, già scavavano gallerie nel terreno, per ammorbidire la terra al loro ultimo riposo. Era da un pò di tempo che gli animali, mostravano insofferenza verso i loro capi, le ribellioni al sistema del potere, erano ormai quotidiane, non esisteva più la legge del più forte, ora si era difusa la legge dei furbi. I branchi si erano suddivisi i territori, in base alle specie, Avoltoi è Iene nei territori bancari e finanziari, Sciacalli è predatori notturni le periferie delle grandi città, Sorci e scarafaggi in alleanza con piattole è pidocchi, seminavano ovunque il morbo della paura, mentre serpi velenose, si offrivano come asassini prezzolati, per pochi denari. I grandi felini, continuavano a spaziare il territorio, cacciando anche nelle riserve riservate hai mammiferi erbivori, fonte produttiva è concimativa dei territori; Era ormai un caos, la distruzione delle specie si percepiva a pelle, ci voleva un rimedio. Un vecchio è grosso cinghiale, radunò il branco, he nel grugnir dei molti, fece la sua proposta. Il nonno del nonno di mio nonno, raccontava che fra le specie animali ai suoi tempi, si presentò un umile essere umano, che parlando agli animali li convertì al reciproco rispetto, pare che la cosa funzionò, specialmente con il feroce lupo, che divenne agnello; Conosco l'umano che può ripetere il miracolo, però non capisco perchè lo chiamano, cavallo o cavaliere, anzi a vederlo pare più un volpino, ma si sà, gli umani sono intelligenti sanno truccarsi; Il designato al conclave dei grandi capi, capì che era il suo momento, Lui il piccolo pony, era riuscito con un travestimento da cavallo di troia, a divvenire il morboso desiderio di molti; Una troia a cavallo, che con fierezza mostrava, prometteva, concupiva. Al suo passaggio sui territori, i cani rabbiosi si ammansivano, come il randagio padano è il suo branco, ho i figli dell'antica lupa romana, tutti proni verso i suoi zoccoli rialzati; Non più ringhianti, ma belanti, he nel pastorale paesaggio che si creava, altre pecore, maiali, vecchie galline è giovani papere, adunava; Come una unica fattoria, un paradiso d'allegria, e nella stalla per lui designata, si festeggiava con la grande abuffata. alla fine dall'incubo Mi sono svegliato, ero sudato è ancora agitato, ma Mi rodeva nella mente un pensiero, avevo sognato!!!? Ho l'incubo era il vero? PierBlogPazzo

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